SONO
QUINDI COMUNICO?
Una palla di monitors
Di Roby
Noris
Nel villaggio globale la comunicazione multimediale si realizza scambiadosi
"gigabaits" di informazioni sui supporti più disparati. Questa
è la nostra realtà quotidiana alle soglie del terzo millennio,
dove vale l'adagio comunico quindi sono. E naturalmente vale anche
il suo contrario: se non comunico non esisto. Caritas Ticino ha provato a comunicare
col pubblico che girava alla Primexpo di Lugano con un gioco di specchi che
proponeva la palla di monitor che abbiamo riprodotto in copertine/copertina. Un cubo di
2 metri e mezzo con una faccia aperta per guardarci dentro. Quattro lastre di
specchi convergenti con un angolo di 10 gradi e sul fondo sette monitor di diverse
dimensioni che proiettano le ultime emissioni dì Caritas Insieme e un'animazione
grafica di 30 secondi che si ripete continuamente. L'animazione consiste nella
visione da un'ipotetica astronave nello spazio che vola intorno a un satellite
cubico su cui sono scritte in rilievo alcune informazioni su Caritas Ticino
e la sua testata cartacea e televisiva Caritas Insieme: 30 secondi pari a 750
fotogrammi di un mega l'uno, elaborati con un PC da Basilio quello che da bambino,
col cilindro, è riproposto ogni sabato nella sigla di Caritas Insieme,
e trasferiti su videomachine per farne l'animazione a circuito chiuso ricopertine/copiata
su videocassetta. Un gioco di specchi che crea l'illusione di una gigantesca
palla di monitor dove non si sa più quale siano i monitor veri e quelli
rispecchiati. Ma guardando dentro anche la propria immagine è moltiplicata
a dismisura in un ipotetico anfiteatro che guarda la palla di monitor. Lo spettatore
moltiplicato - clonato? - che osserva un mondo virtuale. Qualche migliaio di
anni fa gli specchi permisero di incendiare da lontano le navi nemiche, navi
vere che bruciavano davvero. I nostri specchi propongono un mondo virtuale a
un numeroso pubblico virtuale in cui però, come Archimede, io sono reale
e autentico, anche se difficilmente distinguibile dalle mie immagini moltiplicate.
Ma se un altro spettatore guarda con me all'interno del cubo di specchi la folla
clonata si raddoppia. 2 persone però sono reali. Siamo in due che possono
comunicare. Il fascino del mondo virtuale e di tutte le diavolerie straordinarie
di cui possiamo disporre per comunicare, partono dal presupposto che io ho da
dirti qualcosa perché io sono e quindi comunico. A Caritas Insieme
TV ogni settimana parliamo con 15'000 persone che non vediamo e che non sappiamo
come sono fatte ma che cerchiamo di immaginarci ogni volta che accendiamo la
telecamera.